Quale segreto si cela nel passato delle sorelle Shelton?
La morte del patriarca Russel le costringe a tornare in Wyoming. L'enorme ranch di famiglia è un'eredità, ma anche una "maledetta trappola" che le costringe a trovare risposte per domande che sono rimaste sospese sedici, lunghissimi anni.
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Voleva
entrare nell’ombra di Big Cotton,
ascoltare la sua voce frusciante nel vento e chiamarlo a testimone che non
meritava l’orribile accusa che sua sorella le aveva lanciato contro. Lei non
aveva voluto che succedesse. Lei aveva cercato con tutte le forze di impedirlo…
Un
rumore di passi alle sue spalle interruppe quella silenziosa confessione.
“Adesso
capisco perché Elliott ha accettato di andarsene”, disse ironica vedendo Ramsey
avanzare nella radura.
“Hai
bevuto…”
Lei
rise.
“Anche
tu preoccupato per la mia salute? Possibile che nessuno di voi riesca a vedere
quanto di buono ci sarebbe in una mia prematura dipartita? Una nemica di meno
per Farrett Corner, tanto per cominciare…”
“Tu
non sei una nemica.”
“Ma
davvero? Babe dice che tu, Zed e la lega degli allevatori volete servirvi di me
per mantenere le cose come stanno.”
“Babe
giudica tutti con il suo metro.”
Jamie
scosse la testa.
“Babe
giudica e basta! E non è detto che abbia torto… Nessuno resta innamorato di un
ricordo per sedici anni.”
Ramsey
si accosciò davanti a lei.
“Tu
non sei un ricordo.”
“Io
non sono neanche la Jamie Lee che conoscevi. Non mi è rimasto niente di tutto
quello che volevo offrirti… niente…”
Cercò
di allontanarsi ma Ramsey glielo impedì. Si inginocchiò davanti a lei, le passò
una mano dietro la nuca e la guidò alla propria bocca. Jamie schiuse le labbra
e ritrovò un sapore che aveva perso. Un sapore che le scaldò il ventre con
un’eccitazione incontrollabile. Mentre Ramsey le esplorava la bocca con
avidità, lei cominciò a sbottonargli la camicia, cercando il contatto con il
suo torace, con la peluria bionda che lo attraversava, con i suoi capezzoli.
L’uomo la trascinò a terra, sul tappeto di foglie della radura. Il vento si
impadronì del suo cappello, ma nessuno dei due vi fece caso. La mano di Ramsey
le risalì tra le cosce liberandola dagli slip mentre lei gli slacciava la
cintura. Un sorriso le stirò le labbra mentre con le dita gli circondava il
pene eretto.
“Non
hai perso l’abitudine di non indossare i boxer…”, sussurrò.
Ramsey
le impedì di parlare ancora. A strattoni la liberò della camicia e del
reggiseno. Il contatto delle foglie contro la pelle nuda della schiena le diede
un brivido mentre lui le percorreva con la lingua la cicatrice tra i seni,
lungo lo sterno, e scendeva fino all’ombelico, indugiando sulla piccola
raggiera di smagliature che lo circondava. La liberò anche della gonna,
lasciandola completamente nuda tra le foglie.