sabato 1 febbraio 2020

RVH Il falco e il cacciatore #6 (di Lucia Guglielminetti - self publishing) #mèpiaciuto

Seguo la serie RVH di Lucia Guglielminetti dal 2017. Ho letto, un po' alla volta, tutti e cinque i volumi. Non sono una seguace del bingereading, anche se avrei potuto. Non lo sono perché le avventure del vampiro olandese, naturalizzato parigino, Raistan Van Hoeck, sono ad alto coefficiente di angst. Non che manchi l'ironia, con punte di umorismo nero da manuale, ma a Raistan ne succedono di ogni. E, pagina dopo pagina, aumenta la sua consapevolezza di essere solo e "maledetto" da un'immortalità che lo colloca come un masso inamovibile nel corso di un fiume impetuoso. Le vite gli scorrono attorno, troppo veloci. Soprattutto quelle di chi ama. Raistan brilla di uno splendore cupo e in questa ultima avventura raggiunge un apice perché si mette in gioco in modo quasi irresponsabile. I vampiri non fanno niente per niente, eppure in questo caso il Falco candido (Hoeck - Hawk è il gioco di parole che crea il suo pericoloso e pazzo antagonista) si getta tra le spine senza pensarci due volte. E non per capriccio, per errore, per rabbia o arroganza. No. Lo fa con una consapevolezza che, ne sono certa, lui non vorrebbe chiamassimo generosità o altruismo. Non sono doti da immortale. Eppure, mai come questa volta, lui le possiede. Il nuovo romanzo, che ho letto in anteprima, si discosta in parte dallo stile dei precedenti. Perché il pov non è solo quello di Raistan. Lui si racconta in prima persona, come sempre. Ma stavolta l'autrice ci regala la voce di colui che ha dedicato la propria vita alla distruzione dei vampiri. Un Van Helsing iper-tecnologico e completamente votato alla causa. Dovremmo odiarlo, e lo odiamo. Eppure l'autrice è riuscita a rendere plausibili i suoi ragionamenti. Ci fa vivere le avventure e le missioni omicide di Alastair Crane dalla sua viva voce, gli concede spazio e ascolto. E il confronto tra la sua lucida determinazione e la generosità senza cedimenti di Raistan rendono questa storia ritmata e coinvolgente. Inoltre l'azione di svolge tutta oggi, con mezzi tecnologici avanzati e le pazzesche invenzioni di Crane e scopriamo che la nostra epoca iperconnessa può mettere in serio pericolo perfino immortali dotati di poteri soprannaturali. È una cosa buona? Non ne sono convinta. Preparatevi a soffrire, ma non rinunciare a vivere un'avventura all'ultimo, disperato respiro accanto a Raistan.



Nessun commento:

Posta un commento

I commenti non espressamente firmati e/o sgradevoli verranno cancellati dalle proprietarie di questo blog.