venerdì 29 marzo 2019

Accidia (2) - Vizi e virtù - Scrittrice allo sbaraglio: Lucia Guglielminetti (con la partecipazione straordinaria di Raistan Van Hoeck)




Disegno by Kittrose (Claudia Caranfa)


Chissà perché la mia umana legge la parola ‘accidia’ e pensa a me. Ah, sono Raistan Van Hoeck, il vampiro protagonista della sua saga RVH. Perché il corsivo? Perché la storia l’ho scritta io, ma per motivi di sicurezza preferisco attribuire a lei il dubbio merito di tale impresa. Io non sono accidioso.

Semplicemente, sono attento a dosare i miei sforzi per questioni che li meritano davvero. Siccome trovo pochissimi motivi davvero validi per sbattermi a destra e a sinistra, come si dice oggigiorno, posso essere scambiato per pigro, accidioso.
Sono anche andato a consultare il vocabolario per essere perfettamente certo del significato della parola: “L'accidia è l'avversione all'operare, mista a noia e indifferenza.”
Sotto la voce ‘pigrizia’ si legge invece: “mancanza di determinazione nel compiere un'azione di cui si riconosce l'importanza.” Ma, cari lettori, come ho detto prima, trovo pochissime azioni davvero degne di importanza, quindi non mi si può definire pigro. Soltanto selettivo. Lo sareste anche voi, se foste immortali e il tempo per voi non avesse alcun significato. Perché fare oggi quello che posso benissimo rimandare a domani, o anche a tra un decennio o due? L’unica questione su cui non posso temporeggiare come vorrei è il nutrimento, ma il progresso e la mia natura hanno voluto favorirmi: il mio bisogno di sangue decresce con l’aumentare dei miei anni, e l’uomo ha inventato la comoda soluzione delle sacche in dotazione agli ospedali e i forni a microonde. Il gusto del mio cibo di elezione non è proprio uguale, lo ammetto – niente può competere con qualche litro di sangue giovane spillato al momento – ma il segreto per essere felici è accontentarsi, spero che sarete d’accordo con me. Quindi, come dico sempre, datemi un comodo divano, un impianto home theatre degno di questo nome, qualche libro e un po’ di AB negativo riscaldato al punto giusto e avrete un vampiro felice di stare al mondo. Perché correre? Perché affrettarsi? Gli umani con cui ho condiviso alcuni momenti della mia plurisecolare esistenza se ne sono andati da tempo. Per loro valeva la pena di darsi da fare. Ora siedo sulle rovine del mondo, per lo più da solo, a volte in compagnia di esseri come me, e niente merita davvero la mia sollecitudine. Correte voi, se ne avete voglia. Io sono troppo vecchio, e cinico, e stanco. E solo.

E dopo la digressione dell'ospite inatteso

Nella vita hai provato l'accidia: raccontaci.

Raistan ha detto la sua e io dico la mia. In periodi faticosi come questo cedere all’accidia sarebbe un lusso. Un lusso che non mi posso permettere. Sono pigra di natura e ho sempre la tendenza ad attendere l’ultimo momento per fare le cose; dover lottare ogni giorno contro questa mia inclinazione a volte è sfiancante. Lo invidio molto. Lui ha tempo. Un tempo potenzialmente infinito. Io passo gran parte del mio a far cose che non ho voglia di fare e vedo sfilare via le mie giornate senza sentirmi davvero libera o realizzata, tranne quando scrivo. Odio la noia ma vorrei essere più indifferente. Più impermeabile a ciò che mi accade intorno. Meno scalfibile. A volte vorrei essere sola, dovermi preoccupare solo di me stessa. Ma alla fine è davvero un bel modo di vivere, o quest’ansia che in certi giorni domina ogni cosa esiste perché sono una persona con sentimenti, dunque viva e relativamente decente? Meglio essere morti, o non-morti, come nel caso del mio amato vampiro olandese che ha dovuto fare dell’insensibilità la propria corazza? Chi lo sa. Che noia avere certi pensieri. Dite che è proprio grave se non preparo il pranzo proprio adesso, ma aspetto ancora una decina di minuti? Si sta così bene qui sul divano…

Consiglia un romanzo che parla di accidia e spiegaci la scelta.

Non me ne viene in mente nessuno, tra le mie letture, tranne quello citato dal mio avversario (Raffaele Abbate ha citato "La noia" di Moravia, n.d.r.) Mi ha annoiato a morte.

Facci leggere un tuo brano attinente 

‘Per diverse notti di fila non ho fatto assolutamente nulla. Quando mi svegliavo, se non avevo fatto qualche sogno orribile, navigavo un po’ sul Web o guardavo qualche film, senza riuscire a seguirne davvero la trama. Mi lasciavo scivolare spesso nell’animazione sospesa ed ero capace di restarci tutta la notte. È successo soprattutto nei giorni in cui le sensazioni provenienti da Shibeen erano troppo intense da sopportare, o quando gli incubi mi avevano fatto svegliare di soprassalto, urlando.
Una sera il mio cellulare ha squillato, strappandomi al mio stato d’immobilità assoluta. Controllando il display, mi sono accorto che si trattava di Greylord, il lycan. È lui che mi ha risvegliato, a quanto pare, sfinendomi a suon di barzellette assurde.
Il primo impulso è stato quello di non rispondere, ma il mio dito ha premuto il pulsante che mi metteva in comunicazione con lui prima che riuscissi a bloccarlo.
“Ehi…” gli ho detto.
“Come te la passi, vecchia sanguisuga? Guarito? Non sei stato molto gentile, l’ultima volta che ci siamo visti… cacciarmi così dopo che ti ho riportato indietro dal mondo dei morti…”
“E chi ti dice che volessi essere riportato indietro? Ti saluto, lycan.”
Ho chiuso la comunicazione e spento il cellulare. L’ultima cosa di cui avevo bisogno era una discussione metafisica con un lupo mannaro.’ 
RVH – Morte e vita.

Meglio sperimentare vizi o esercitare virtù? Sii sincera

Meglio AVERE virtù e sperimentare vizi. Se no sai che noia? (Appunto!)

Suggerisci un titolo accidioso

“Quello che vi siete sempre chiesti sull’accidia e nessuno ha mai avuto voglia di dirvi. (Ma in fondo che vi frega?)”

Pubblicizza una tua creatura

Per coerenza non posso che pubblicizzare la mia saga RVH, cinque libri più uno di racconti. Ascesa alle tenebre è il primo. Su, non siate pigri e cliccate sul link. Non rimarrete indifferenti. Finora, nessuno ci è mai riuscito.




Lascio anche il link alla canzone più accidiosa di tutti i tempi: Keine Lust (nessuna voglia) dei Rammstein. Ascoltatela, se vi va. Il video è molto divertente.




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