martedì 19 novembre 2019

Time Vampires - Codice Agatha (di Therry Romano - Astroed.) #mèpiaciuto

Time vampires - Codice Agatha
Una cover che rimanda all'urban fantasy. 
Una catalogazione: romance. 
Un titolo che cita i vampiri. Ma all'interno di questo volume corposo, più di 500 pagine c'è tanto, moltissimo. Molto più di quello che promette, ma anche parecchio di meno. È un fantasy, sì, anche se molto poco urban, mentre c'è azione, combattimenti, avventura e fantascienza virata alla mitologia. Non è un romance, assolutamente, perché c'è una storia d'amore ma rimane sullo sfondo per lasciare spazio a una protagonista, Hana/Kira/Xendhra, che è agente segreto, prescelta, madre suo malgrado, guerriera pressoché imbattibile, supereroina con poteri incredibili, dea. E tutto questo rinchiuso nel corpo e nella personalità di una bella ragazza con una dichiarata passione per pizza, schifezze unte e bibite gassate. Ah, e poi i vampiri non c'entrano niente, nessun canino sguainato, nessun dissanguamento. Quelli che Kira definisce, all'inizio della vicenda, vampiri sono esseri soprannaturali, ma di origine umana, che si nutrono del tempo delle proprie vittime. Vi siete persi? E questo è ancora niente. Attraverso una narrazione scoppiettante, vi troverete lanciati attraverso canali dimensionali, capaci di spostarvi in modo istantaneo da Pittsburg alla California, da isole sperdute nel Mar Artico alle spiagge assolate della Grecia. Di cosa stiamo parlando, quindi? 
Non lo so di preciso. So che ho mancato la fermata della metropolitana mentre, insieme a Kira, scendevo negli inferi e incontravo Persefone e scoprivo che è un'interior design con un mood goth. Ho conosciuto Ade, che è molto più simpatico e spiritoso di come lo raccontano i miti, ho incontrato Demetra, Stige, Hermes. E Kira, umana con componenti molecolari di azzurrite e poteri divini, li ha messi in riga, tutti. Compreso Zeus. Se siete pronti a lasciarvi trascinare nell'equivalente narrativo di film come Thor, X-men, Doctor Strange e Avengers con un pizzico di Guardiani della Galassia e il sottofondo spirituale di Star Wars, questo è il romanzo che fa per voi. E può farsi scoprire un'autrice con una preparazione sulla mitologia classica, sulla cristalloterapia e sulla composizione molecolare in grado di stupirvi. 
E adesso andiamo alle domande all'autrice: 
Quanto si deve essere pazzi per scrivere una roba così?
Direi che la follia è una componente fondamentale, soprattutto se sei una lettrice fantasy che ha letto di tutto, anche le cose più improbabili di autori sconosciuti e altri notissimi, ma che cerca un qualcosa che ancora non è stato scritto. Si fa così, no? Dopo un po’ scrivere di cose trite e ritrite, porta inevitabilmente alla noia. E allora la follia prende piede e ti porta a realizzare cose del genere.
L'Olimpo a Doha e dei della mitologia che scommettono al Toto-Lega... non hai paura che si arrabbino? 
Non credo, Hermes mi ha assicurato che sotto sotto (forse molto in profondità) gli dei sono dei simpaticoni. Anche Zeus.
Diciamo che studio gli dei greci sin da quando ero alle elementari e nel momento in cui dovevo metterli su carta, li ho descritti proprio come li vedo io: avidi, disincantati, disinibiti e soprattutto, manipolatori.
E se mi mandano contro qualche strale, spero di uscirne indenne!

Parliamo di cristalli, pietre e poteri connessi: hai studiato cristalloterapia? 
Ho sempre avuto una curiosità per tutto quello che mi circonda, soprattutto la natura. Amo le rocce, le formazioni naturali e i cristalli. Ho approfondito la conoscenza di queste pietre anni fa, quando in gita con mio figlio al Museo di storia naturale, mi sono incantata a guadare una pietra di ossidiana. Da allora ho iniziato a collezionare pietre e cristalli, a studiarne le forme (amo le sfaccettature) e i colori. E poi ho iniziato a contemplare le loro potenzialità, i benefici e le influenze.
Per inserirle a pieno titolo nel libro, ho consultato parecchi manuali, anche antichi, per comprenderne fino in fondo i poteri e come potevo legarle ai miei personaggi.
La cristalloterapia è una disciplina davvero interessante.

C'è un momento in cui ti lanci in una disamina sulla composizione molecolare dei senzienti rispetto a quella degli umani e spieghi le capacità di riaggregazione grazie ai gluoni... tu sai qualcosa che noi poveri umani non sappiamo, confessa!
Direi che Kira e Damien mi hanno dato una spiegazione sufficiente a farmi venire il mal di testa!
Scherzi a parte, ho dovuto inventarmi un qualcosa di diverso, proprio per giustificare la trasformazione di questi esseri da umani a senzienti. Avevo già letto di tutto in altri libri, riguardo alla trasmutazione. Ma poiché volevo qualcosa di speciale, sono tornata ai miei studi sulla fisica e chimica, e ho trovato la soluzione adatta.
Il carbonio ormai è cosa superata e chissà che non diventeremo tutti dei superuomini!

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