Il tonfo soffocato della porta è energia che mi risucchia. Ma devo muovermi. Non posso restare. Solo dieci passi e poi finalmente… potrò respirare. Allungo la gamba ed è come se fosse altro da me. Il primo passo si distende ma il cuore resta indietro. Piede destro avanti e il sinistro a seguire. Non è difficile.
Primo passo.
Si che lo è. E comincia a far male.
Secondo passo.
Leggero, per non svegliarla.
Terzo passo.
La lettera. Non gliela leggerà mai.
Quarto passo.
Non posso portarla con me. Sarebbe sopravvivenza.
Quinto passo.
Invece lei deve vivere.
Sesto passo.
Non merita silenzi e pianti soffocati sul cuscino.
Settimo passo.
Per lei solo il meglio
Ottavo passo.
Un giorno capirà.
Nove.
Ma io l’avrò perduta…
Dieci.
Per sempre.Lory
Inquietante e suggestivo, una vera "zampata da maestra".
RispondiEliminaInquietante come la metà oscura del duo :-)
RispondiEliminaIn quanto alla "zampata" credo sia frutto dei postumi dell'anestesia.
Un abbraccio
lory
Lory, prima ho "sentito" la tua voce,poi ho tirato un respiro di sollievo, e adesso ti dico che hai scritto una bella cosa, essenzialmente poetica.
RispondiEliminabaci
cri
E' stato bello risentirti. La forza che hai dentro è energia pura che trapassa e rinvigorisce.
RispondiEliminaGrazie.