martedì 19 luglio 2011

Oggi su "La Sesia": ancora e sempre una questione di look

Tra le notizie affluite su pagine e teleschermi la scorsa settimana, ce n’è una che tra crisi finanziaria, manovra, speculazioni e arresti assortiti è passata inosservata: una donna è stata licenziata perché ha i capelli grigi. Non è italiana, si chiama Sandra Rawline, ha 52 anni e l’assurda pretesa che una lunga e proficua carriera di manager presso una società texana possa valere più dell’infausta decisione di tenersi i capelli grigi. Come il novanta per cento degli uomini della sua stessa età. Ma ha fatto i conti senza quell’insieme di leggi non scritte ma valide in qualsiasi angolo del globo, in base alle quali una donna non ha alcun diritto di mostrare e dimostrare la propria età, il proprio peso e la propria capacità alleggerita da qualsiasi orpello modaiolo. Pare che la società texana, auspice il trasferimento in un quartiere più chic di Houston, abbia chiesto a tutti i propri dipendenti una maggiore attenzione nella cura del look. E abbia imposto alla Rawline un aut-aut: o la tintura o il licenziamento. Ovviamente la signora non ha accettato l’ultimatum ed è poi corsa da un avvocato il quale ha dichiarato: “Credo che nessuno dovrebbe essere imbarazzato o umiliato perché sta invecchiando”. Sacrosante parole, ma riportiamo lo sguardo in patria e diamo un’occhiata in giro. Spulciamo tra donne di spettacolo, donne della politica, donne manager. A parte Rosy Bindi (che non ha mai puntato sul proprio look) e pochissime altre, l’imbiancare dei capelli a causa dell’età è assolutamente bandito dalla ribalta, insieme alle rughe, al sovrappeso, alla dannazione di non indossare una taglia 40. Per essere un paese sempre più vecchio, anagraficamente parlando, abbiamo un sacrosanto orrore per tutto ciò che può spingerci oltre la soglia degli anta agli occhi del mondo. E se uomini come Casini e Rutelli fanno del capello canuto un vezzo, provate a chiedere a Daniela Santanché di rinunciare alla quindicinale seduta di tintura. Spulciando in Rete sull’argomento, appare evidente lo sforzo di sbandierare un’inversione di tendenza proprio tra coloro che le tendenze le inventano. Pare che gli stilisti abbiano compreso che il loro pubblico non sono le teenager, ma le donne vere. Un colpo di genio la cui immediata conseguenza sarebbe il ripescaggio delle top anni ‘90, preferite alle scheletriche 16enni. Non solo.
Pare che la top del momento sia la modella Kristen McMenamy. Quarantacinque anni e una caratteristica peculiare: i lunghi capelli grigi che ha deciso di lasciare “nature”. Foto della McMenamy alla mano, possiamo dichiarare che una rondine non fa primavera, almeno fino a quando non saranno proprio le donne a perdonarsi e perdonare il proprio essere imperfette. Strada tutta in salita se una bellezza come Vanessa Incontrada, che non ha ancora i capelli grigi ma qualche chilo ben distribuito sì, ha rischiato la depressione per la malevolenza delle colleghe che non le perdonavano forme giunoniche da neomamma.
Laura Costantini

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