mercoledì 2 marzo 2011

I miei articoli per "La Sesia": Segnali

Poche cose sono mendaci quanto la televisione. Eppure a volerli vedere dei segnali ci sono. Sabato scorso è tornato “Ballando con le stelle”. Settima edizione. Formula di sempre, scenografia di sempre, conduttrice di sempre. Il palinsesto opponeva “La corrida”, show rodatissimo e guidato da un ottimo Flavio Insinna. Ci si aspettava una batosta negli ascolti. E c’è stata. Per i dilettanti allo sbaraglio di Canale5. Dieci punti percentuali di share, che sono tanti. Un caso? Può darsi. Gioca la curiosità del nuovo cast messo insieme dalla Carlucci, gioca il battage pubblicitario e l’annuncio di un inedito Roberto Vecchioni nelle vesti di ballerino per una notte. Ma resta il fatto che “Ballando con le stelle” mette in scena un talent-show dove non si vince niente, non ci si insulta reciprocamente e nessuno viene mandato allo sbaraglio per il gusto di sbeffeggiare e veder scorrere lacrime e sangue. L’unica cosa che scorre è il sudore dei concorrenti che toccano con mano quanto ciò che appare facile e leggiadro in pista, sia frutto di massacranti ore di prove. Qual è il segnale? L’elogio dell’impegno, della professionalità, del sacrificio. E dell’eleganza. Il nome di Barbara Capponi dirà poco alla maggior parte dei lettori. Giornalista economica e conduttrice di alcune edizioni del Tg1, Barbara Capponi oggi è una bella donna di 42 anni. Ma è stata finalista di Miss Italia tanti anni fa e il motivo si percepisce ancora oggi. Snella, in splendida forma, già ben calata nel ruolo di ballerina, potrebbe osare molto di più nel look. Le è stato fatto notare durante la diretta di sabato scorso dalla presidente di giuria che, ben lontana dalla moda scollacciata delle veline, è però abituata a vedere danzatrici professioniste ostentare costumi che esaltino corpi perfetti e movenze sensuali. Ma Barbara Capponi ha fortemente voluto un costume castigato che nulla ha tolto alla sua esibizione. Poca cosa? Può darsi. Ma è un segnale. Come un segnale è stata la vittoria sanremese di un testo come quello di Roberto Vecchioni. Un big della canzone impegnata, un poeta di lungo corso che certo non aveva bisogno di mettersi in gara. Soprattutto alla luce delle ultime edizioni del festival, trionfi incontrastati di amici e amiche di Maria De Filippi. Poteva succedere di nuovo, con Emma Marrone. Giovane, carina, con una gran voce e in abbinamento con il fenomeno musicale dei Modà per una canzone che è la più trasmessa dai network radiofonici. Le vendite la premieranno, poco importa che sia arrivata seconda. Eppure è un segnale. Il segnale che c’è ancora posto per il valore, l’esperienza, la costanza dell’impegno. Se a vincere il Festival di Sanremo è un uomo con tutte le sue rughe e la sua lunga carriera. Se a vincere una sfida televisiva del sabato sera è uno show che mette in scena la cura dei particolari. Se una bella donna rifiuta di mostrare più del necessario. E se tanta gente canta insieme a Vecchioni: questa maledetta notte dovrà pur finire.

Laura Costantini

4 commenti:

  1. L'importante è che Barbara Capponi, come concorrente dello show, balli bene, non la castigatezza dell'abito che indossa.
    Per il resto condivido, Ballando con le stelle è un bel programma. Anche X factor mi piaceva, ma ho appreso che non lo faranno più..spero di sbagliare.

    paolo1984

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  2. Barbara se la cava bene, considerato che e' solo all'inizio. Ma la castigatezza dell'abito che ha scelto e' importantissima, secondo me. E' quello il segnale di cui parlo nell'articolo. Un segnale importante se una donna cosi' bella reclama il diritto di non mettersi inutilmente in mostra.

    Riguardo X Factor, ti confermo che non rientra nei palinsesti prossimi venturi.

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  3. sono d'accordo su tutto. meno televione vedo meglio sto. ma se devo scelgo programmi ben fatti e puliti e senza urli. e possibilmente non mediaset

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