Cancella e riavvolgi. E' anche il titolo di una bella canzone, ma in questo caso è una sorta di viatico che intendo dare a me stessa e a questo spazio. Ho il brutto difetto di crederci, nelle cose e nelle persone. E ogni tanto credo nella cosa o nella persona sbagliata. Così succede che uno pensa di essere a buon punto su una certa strada e invece scopre di essere a un pessimo punto su un sentieruncolo sconnesso. Poco male, se riesci a capirlo e se hai la forza necessaria a cancellare e riavvolgere. Ancora una volta.
In soldoni:
- pensavo che questo blog potesse entrare a far parte di un progetto innovativo, che innovativo non è per niente e ripropone sempre le solite solfe su chi deve decidere cosa, ergo questo blog rimane esattamente quel che è: un luogo dove io (spesso) e Loredana (raramente) mettiamo su carta virtuale stati d'animo, riflessioni e quello che ci passa in quel momento per la mente e sotto gli occhi, libri compresi;
- pensavo di avere un rapporto di fiducia con una persona che credeva nel nostro lavoro, mi sbagliavo e da questo deriveranno dei cambiamenti;
- pensavo che il mio entusiasmo nel dare spazio a tutto ciò che di bello incontro sulla mia strada, anche e soprattutto libri di autori che hanno bisogno di visibilità, dovesse per forza di cose creare una sinergia;
- pensavo che chi diceva di credere nel nostro lavoro, volesse anche impegnarsi per quel lavoro;
- pensavo, e questa è la cosa più grave di tutte, l'errore peggiore, che ci fossero molte più persone come me e non ce ne sono.
Detto questo, e senza annoiarvi ulteriormente, erase e rewind. Al netto delle delusioni restano alcuni punti fermi: Loredana Falcone e il valore della nostra scrittura. Tutto il resto è fuffa.
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lunedì 4 marzo 2013
Erase e rewind
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Mi dispiace leggere queste cose, purtroppo le persone, troppe volte, deludono e giocano con la fiducia che uno dà loro :( Ti abbraccio e non arrendetevi, ragazze!
RispondiEliminaLa resa non è contemplata. Grazie Elys
EliminaDispiace anche a me, Laura. Porre fiducia in una persona e poi sentirsi traditi è molto doloroso. Ma capita, capita sempre almeno una volta, nella vita. L'importante è non perdere fiducia in se stessi e nel proprio lavoro. E questa mi sembra che sia il tuo proposito, Laura (e Lory). Perciò... avanti tutta, ancora una volta.
RispondiEliminaViviamo in un mondo che rende brutte le persone. O meglio che rende brutte le persone che si lasciano trascinare dalla corrente. Spero di non diventare mai così.
EliminaMi piace quando sbotti e passi ai punti fermi non trattabili.
RispondiEliminaNon è forse da questi che poi è bello concedersi sogni, illusioni (che sono puntualmente delusioni), tentativi vari di seminare qualcosa nel tuo orto?
Poi arriva puntualmente la ghiacciata fuori stagione e tocca ricominciare.
Va bene così, a me piaci (piacete) così...
La ghiacciata rende possibile la fioritura successiva. Ed elimina le scorie :) Grazie Ross.
EliminaVi ho conosciute e ascoltate e guardate negli occhi: siete due persone speciali.
RispondiEliminaMi piace quel che scrivete. E sono in attesa di leggere, con ritardo rispetto a come avrei voluto, "Carne innocente".
Tagliare un po' di tralci inutili fa bene alla vite, fa bene alla vita.
Spero di non essere tra quelli. :)
Ho fatto tanti di quei traslochi nella mia vita che ho imparato a lasciare case e cose amate, ogni volta... ma ho imparato anche che si ricomincia.
Sono sicura che tutto rifiorirà al meglio.
La scelta di essere "impopolari" si paga in questo modo: dapprima vigorose pacche sulle spalle come riconoscimento per "aver il coraggio di...", poi, progressivamente, la scomparsa di tanti che dicevano di "credere in te e in quel che fai". Ormai l'ho imparato e, talvolta, da lontano, sento anche il nauseabondo sapore dell'invidia..e affretto la fuga!
RispondiEliminaContinuate su questa strada, presto, tra impopolari, ci incontreremo in tanti! Ad majora