lunedì 2 settembre 2013

Azzurra e Papillon

Azzurra e Papillon non sono due persone. Sono due agapornis roseicollis, due pappagallini cosiddetti inseparabili. Azzurra, come il nome suggerisce, è di un morbido azzurro pervinca con sfumature rosa e lilla. Papillon ha la testina rossa, le ali verdi, coda e groppa blu. Papillon era rimasto solo, che per un inseparabile non è una buona cosa, così io e la mia mamma ci siamo attivate per trovargli una compagna. Ed è arrivata Azzurra. Dovete sapere che gli inseparabili non sono soggetti di bocca, anzi becco, buono. Non è detto che un maschio e una femmina si prendano. Così, li abbiamo messi in due gabbie distinte, ma vicine, perché si annusassero, si conoscessero e, magari, si innamorassero. Perché gli inseparabili si innamorano, è un fatto. Sabato scorso, dopo circa un mese e mezzo di occhieggiamenti, cinguettii e tentativi di raggiungersi anche attraverso le sbarre, avevamo deciso che fosse il momento di metterli fisicamente insieme. Solo che gli inseparabili, oltre che di gusti difficili, sono anche furbissimi e curiosi peggio di scimmie. E' sempre buona norma mettere dei fermi agli sportellini delle gabbie, perché sono bravissimi a forzarli. Anelito alla libertà? Forse, ma propendo per curiosità e voglia di "vediamo se riesco ad aprirla". Non dovete mai dimenticare che Azzurra e Papillon sono nati in cattività e non hanno alcuna idea di cosa sia la vita allo stato brado. Comunque, proprio sabato, prima che trovassimo tempo e modo di unirli, Papillon ha trovato lo sportellino senza fermo, lo ha aperto ed è volato via. Avreste dovuto vedere e sentire la disperazione di Azzurra. Il modo in cui lo chiamava, attaccata alle sbarre della sua gabbia. Una cosa da stringere il cuore.
Ora dovete sapere che gli inseparabili hanno un buon senso dell'orientamento e si affezionano ai luoghi, quindi c'erano buon speranze che Papillon ritrovasse la via di casa, anche guidato dal canto di Azzurra. Però non potevamo dimenticare che ci sono altri uccelli in zona, oltre che gatti. E Papillon è piccolo di stazza e poco abituato al volo. Lo abbiamo aspettato per tutto il pomeriggio di sabato, insieme ad Azzurra. Ma niente. Abbiamo sperato di trovarlo la mattina di domenica. Ma niente. Appena è sorto il sole Azzurra ha ricominciato a chiamarlo, ma non si sentivano più le sue risposte. Lo abbiamo dato per perso. La notte è calata e mia madre ha suggerito di mettere la gabbia di Azzurra in una posizione più riparata di quella adottata per permetterle di richiamare Papillon. Accendo la luce sul terrazzo e... Una scena da film, da libro Cuore, da love story. Papillon era tornato e se ne stava appeso alle sbarre della gabbia, zampette contro zampette, testolina contro testolina con Azzurra. A dividerli le sbarre. Lui fuori, lei dentro, ma non avrebbero potuto essere più uniti di così. Uniti e addormentati. Mamma ha preso Papillon, che non ha protestato come al suo solito, intontito dal sonno e anche dalle ore trascorse fuori, senza cibo e acqua, e lo ha messo nella stessa gabbia di Azzurra. Stamattina, prima di uscire di casa, sono andata a guardarli. Dormivano sullo stesso bastoncino, ala ad ala. Inseparabili.

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