Di giorni
non ne sono passati molti. Era il 30 agosto scorso e il presidente Napolitano
nominava quattro nuovi senatori a vita. Nel frattempo abbiamo
avuto, tutti, altro a cui pensare. Certo, le polemiche si sono sprecate, per
non parlare degli insulti. Erano necessari altri quattro stipendiati a carico
dei contribuenti? E non stipendiati qualsiasi, perché
basta fare un giro in Rete per appurare che si tratterebbe di 12mila euro
mensili. Ma non è ancora un mese, ricordiamolo. Ha ancora senso
aspettarsi un bel gesto da chi è stato
riconosciuto speciale. Sì, perché a parte i presidenti della repubblica, che lo
diventano automaticamente a fine incarico, della carica di senatori a vita vengono insigniti
coloro che abbiano dato lustro alla patria. E qualcuno dovrebbe spiegare il
significato della locuzione "dare lustro" a colei che esigeva la
carica per Silvio Berlusconi. Il Quirinale ha scelto Claudio Abbado, direttore
d'orchestra di fama mondiale, carico di gloria oltre che di anni; Elena
Cattaneo, ricercatrice internazionalmente apprezzata per il lavoro sulle
cellule staminali; Renzo Piano, architetto inserito da Time fra le 100 persone
più
influenti al mondo nel 2006; Carlo Rubbia, vincitore, tra mille altre cose, del
Nobel per la fisica nel 1984. Dati alla mano non possiamo obiettare nulla sulla
scelta. Ma, immersi come siamo nella quotidianità,
non possiamo neanche negare ascolto alle lamentele. Questi benemeriti della
società, questi italiani che ci
regalano la possibilità di
sentirci fieri di vivere sotto la stessa bandiera, hanno bisogno di aggiungere
ai loro già alti, e meritati sia chiaro,
emolumenti anche quei 12mila euro mensili? La polemica, cavalcata con l'ormai
consolidato populismo da chi odia tutto ciò
che non può e non vuole capire, non è
sterile. Lo dimostra il gesto di Elena Cattaneo che, più
giovane degli altri e decisamente meno star, ha rinunciato allo stipendio... da
ricercatrice. Da responsabile di
ricerche che potranno salvare migliaia di vite umane guadagnava solo 3.300 euro
al mese. Una vergogna. Ospite di un talk televisivo, la dottoressa Cattaneo ha
sottolineato che in Italia i ricercatori di esperienza e di livello medio-alto
guadagnano meno di duemila euro al mese, all'estero "le offerte sono
cinque volte tanto." Quindi i 12mila arrivati insieme alla carica sono,
per lei, un adeguamento ai parametri internazionali. Sono sacrosanti. E non
possiamo escludere che proprio questo pensiero abbia avuto Napolitano nello
sceglierla, terza donna senatrice a vita dopo Camilla Ravera e la grandissima
Rita Levi Montalcini. Tutto risolto? No, restano gli altri tre. E se la Cattaneo ha rinunciato
allo stipendio da ricercatrice, perché
il maestro Abbado, il professor Rubbia e l'architetto Piano non seguono il suo
esempio? Carichi di onorificenze, di premi, di riconoscimenti. Apprezzati e
richiesti a livello mondiale. Verrebbe da dire, e senza alcun intento polemico,
strapagati. A loro è concesso
restituire agli italiani, anche quelli più
distanti dall'amore per la cultura, la fiducia. E quei 12mila euro mensili.
Laura Costantini
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