E un giorno avevo il gomitolo. Lo lanciai lungo il corridoio. Si svolgeva come avrei voluto si svolgesse la mia vita. Volevo vedere la fine e allora io lo seguivo con gli occhi.
Il gatto inseguiva il gomitolo, il cane inseguiva il gatto che inseguiva il gomitolo, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva il gomitolo. E mamma prese il gomitolo.
E no, disse mamma. E disse pure che non siamo al parco, e che il gomitolo deve stare nel cesto delle lane. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno avevo il soldatino che si carica con la chiave dietro la schiena. E lui camminava un-due’ un-due’, come i miei sogni.
E io lo seguivo un-due’ un-due’ come appresso ai miei sogni. Che chissà dove andavano e cosa mi regalavano. I miei sogni.
Il gatto inseguiva il soldatino, il cane inseguiva il gatto che inseguiva il soldatino, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva il soldatino un-due’ un-due’. E mamma prese il soldatino.
E no, disse mamma. E disse pure che non siamo in
cortile, e che il soldatino deve stare nella scatola dei giochi. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno avevo le monete. E le facevo ruzzolare sul pavimento. Poi volevo vedere se era testa o se era croce. Come la mia sorte. Chissà se era testa o croce, la mia sorte.
Le monete ruzzolavano e io allungavo il collo per vedere...testa o croce, la mia sorte?
Il gatto inseguiva le monete, il cane inseguiva il gatto che inseguiva le monete, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva le monete. E mamma prese le monete. E no, disse mamma.
E disse pure che non siamo i ragazzacci di
marciapiede che giocano a soldi, e che i soldi devono stare nel salvadanaio. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno c’era silenzio. Il cane rosicchiava un osso. Il gatto mangiava un polmone. E mamma era in cucina.
Ma anche in camera da letto, e pure in bagno e persino in salotto. Insomma ho messo i pezzi dove capitava.
Mai stato ordinato.
Il gatto inseguiva il gomitolo, il cane inseguiva il gatto che inseguiva il gomitolo, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva il gomitolo. E mamma prese il gomitolo.
E no, disse mamma. E disse pure che non siamo al parco, e che il gomitolo deve stare nel cesto delle lane. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno avevo il soldatino che si carica con la chiave dietro la schiena. E lui camminava un-due’ un-due’, come i miei sogni.
E io lo seguivo un-due’ un-due’ come appresso ai miei sogni. Che chissà dove andavano e cosa mi regalavano. I miei sogni.
Il gatto inseguiva il soldatino, il cane inseguiva il gatto che inseguiva il soldatino, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva il soldatino un-due’ un-due’. E mamma prese il soldatino.
E no, disse mamma. E disse pure che non siamo in
cortile, e che il soldatino deve stare nella scatola dei giochi. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno avevo le monete. E le facevo ruzzolare sul pavimento. Poi volevo vedere se era testa o se era croce. Come la mia sorte. Chissà se era testa o croce, la mia sorte.
Le monete ruzzolavano e io allungavo il collo per vedere...testa o croce, la mia sorte?
Il gatto inseguiva le monete, il cane inseguiva il gatto che inseguiva le monete, mia madre inseguiva il cane che inseguiva il gatto che inseguiva le monete. E mamma prese le monete. E no, disse mamma.
E disse pure che non siamo i ragazzacci di
marciapiede che giocano a soldi, e che i soldi devono stare nel salvadanaio. E che io no, non sono ordinato. Mai stato ordinato.
E un giorno c’era silenzio. Il cane rosicchiava un osso. Il gatto mangiava un polmone. E mamma era in cucina.
Ma anche in camera da letto, e pure in bagno e persino in salotto. Insomma ho messo i pezzi dove capitava.
Mai stato ordinato.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non espressamente firmati e/o sgradevoli verranno cancellati dalle proprietarie di questo blog.